Introdotta dalle note dell’Inno di Mameli, è iniziata al cinema Adriano di Roma la Prima Assemblea Nazionale dei Circoli, una grande manifestazione pubblica alla presenza del leader Gianfranco Fini, che chiuderà la convention di Futuro e libertà per l’Italia con un discorso rivolto alle delegazioni dei circoli territoriali, tematici e web.
In prima fila Gianfranco Fini, Italo Bocchino , Adolfo Urso e tutto lo stato maggiore del partito.Ha aperto i lavori Antonio Buonfiglio, coordinatore Fli del Lazio. Un applauso particolare e’ stato riservato a Mirko Tremaglia.
In prima fila Gianfranco Fini, Italo Bocchino , Adolfo Urso e tutto lo stato maggiore del partito.Ha aperto i lavori Antonio Buonfiglio, coordinatore Fli del Lazio. Un applauso particolare e’ stato riservato a Mirko Tremaglia.
FINI, GIUSTIZIA: QUANDO PRESENTERANNO I TESTI VALUTEREMO – “Quando il governo presenterà dei testi li valuteremo con serenità”. Cos Gianfranco Fini ha risposto, al termine dell’assemblea dei circoli di Fli, a chi gli chiedeva cosa ne pensasse della riforma della giustizia annunciata dal governo.
Fini ha sottolineato che “essere un altro centrodestra non significa non essere alternativi alla sinistra, una sinistra che in questi anni e’ stata incapace di mettere in campo suggestioni in grado di appassionare e far partecipare gli italiani”.
Il limite del centrodestra che si esprime nella maggioranza e dell’attuale sinistra, ha proseguito Fini, e’ rappresentato “dall’assenza di una politica riformatrice”, una lacuna che accomuna i due schieramenti.
“Siamo -ha sottolineato il leader futurista- in presenza di uno scontro di assetti conservatori, non nel nobile senso britannico, ma nel senso deteriore di coloro che non vogliono cambiare nulla, perche’ il cambiamento comporta dei rischi, comporta la messa in discussione di rendite acquisite”.
BASTA DIVISIONI, ‘QUAQUARAQUA” ORMAI FUORI – Gianfranco Fini invita Futuro e Liberta’ a dimenticare le divisioni fra falchi e colombe e a guardare avanti, non rinunciando pero’ ad una stoccata nei confronti di quelli che definisce ”quaquaraqua”’ e che hanno abbandonato il neonato partito.
”Dopo il congresso non si deve dedicare un solo minuto a chi c’era e non c’e’ piu”’, ha detto dal palco della prima assemblea nazionale dei circoli di Fli.
”Anche se – ha aggiunto il presidente della Camera – qualcuno mi ha fatto capire molto bene cosa significhi quel passaggio de’ ‘Il giorno della civetta’ in cui si parla di uomini, ominicchi e quaquaraqua”’. ”Quel che e’ stato e’ stato”, ha concluso Fini.
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