Tutti ieri abbiamo visto Berlusconi con in faccia un pannolino, pardon una medicazione, additare contro i pm che secondo lui sono stati il male con la m maiuscola dell'Italia dal '92 fino ai giorni nostri. Tutti lo abbiamo visto con in mano il disegnino della giustizia "prima e dopo" ritenendo tutti gli italiani degli stupidi perchè solamente con il fogliettino esplicativo a mò di istruzioni per l'uso potevano e possono capire. Tutti noi inoltre lo abbiamo sentito dire che se la magistratura del '92 fosse stata quella oggi da lui auspicata non ci sarebbe stata
tangentopoli ne la fine della politica(del malaffare e della corruzione ..aggiungo io..ammesso e non concesso che sia finita davvero). Tutti noi purtroppo lo stiamo ancora sentendo...questo è il grande grosso problema. Ma al contrario non lo sentiamo parlare delle vere riforme dello Stato e del suo rilancio: che cosa dice a riguardo della crescita economica a zero, della sanità allo sfascio, dei giovani senza ideali e senza un futuro con un 30% di disoccupazione,delle forze dell'ordine senza i mezzi necessari....e via discorrendo per ore ed ore!!!
Fare politica è fare gli interessi dello Stato e dei suoi cittadini e non leggi ad personam...ed è questa la grande differenza tra un politico ed un imprenditore. Berlusconi ricorda....l'Italia non è la tua impresa e come tale non puo' essere governata come una fabbrica. Tasso Piermario
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