Ansa.it
domenica 6 marzo 2011
Benzina: l'Africa infiamma i listini
Quattro euro nel giro di appena due mesi. L'effetto delle rivolte dei Paesi del Nord Africa si è fatto sentire sul costo dei carburanti al punto da far lievitare il costo del pieno di un'auto di media cilindrata dai 74 euro di inizio gennaio (più o meno in coincidenza con i primi scontri in Tunisia) agli attuali 78 euro, in piena crisi libica. Se infatti esattamente due mesi fa, il 5 gennaio, il prezzo medio della verde si aggirava intorno a 1,48 euro al litro, gli ultimi giri di rialzi di venerdì hanno portato la benzina nei distributori Eni a 1,557 euro. Il costo del rifornimento per una vettura da 50 litri è così passato da 74,05 a 77,85 euro. Una vera e propria impennata si è registrata negli ultimi 15 giorni, cioé dallo scoppio della crisi libica, che ha spinto le quotazioni del greggio fino ad un massimo di 119,79 dollari il 24 febbraio scorso a Londra. Il 17 febbraio, giorno dei primi scontri a Bengasi e Al Beida, il prezzo della verde si posizionava infatti a 1,506 euro al litro con il pieno a 75,30 euro, quindi due euro in mezzo in meno rispetto ad oggi. Se si guarda poi ai massimi riscontrati al Sud, dove venerdì si arrivava fino a 1,594 euro per un litro di verde, il pieno sfiora addirittura gli 80 euro.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento